L’autostima, cioè la valutazione che diamo di noi stessi, è un fattore che influenza i processi di comunicazione.
È difficile rimanere indifferenti all’opinione che abbiamo di noi stessi: un’autostima bassa, infatti, tende ad ostacolare una comunicazione efficace e tende ad aumentare il livello di insicurezza, con conseguente difficoltà nel rapporto con gli altri.
Chi soffre di bassa autostima, all’interno della comunicazione trova spesso molto difficile riuscire a dire di no, e fa altrettanto fatica ad esprimere eventuali sentimenti negativi all’interlocutore.
Ciò è dovuto alla paura di sentirsi rifiutati che rende la persona incapace di opporsi di fronte a situazioni sgradevoli e indesiderate. Spesso infatti, l’assecondare tutte le richieste che ci arrivano è un modo col quale si cerca di guadagnare l’attenzione altrui, poiché si teme di non poterla ottenere con altri modi, ad esempio attraverso le proprie qualità.
Va detto pure, però, che se è vero che questa paura di dire “no” nasce da una bassa autostima, è anche vero che è pure da questa capacità di saper dire “no” e dalla capacità di saper esprimere, qualora sia necessario, i propri sentimenti negativi, che dipende l’autostima stessa.
Che fare allora? Innanzitutto è importante sottolineare che per riuscire a dire di no è fondamentale ascoltare i propri sentimenti, quando riteniamo ci venga fatta una proposta che non condividiamo. È molto importante riuscire ad ascoltare i propri sentimenti per poter poi affermare le proprie convinzioni e i propri diritti.
Per imparare a dire di no può essere utile tenere a mente anche alcuni punti:
– è un nostro diritto dire di no
– per farlo non è necessario aggredire l’interlocutore: sono sufficienti calma e fermezza
– può essere utile chiarire i motivi del rifiuto e offrire eventuali alternative (Es.: “ti darò una mano, ma non in questo momento”)
– è importante, prima di dire “no”, ascoltare comunque le motivazioni dell’interlocutore che fa la richiesta
– quando l’interlocutore è insistente nella richiesta, può essere utile usare la tecnica detta del “disco rotto”, che consiste nel ripetere più volte la risposta iniziale del rifiuto, ad esempio “no, non m’interessa”
– se si cambia idea è importante sentirsi liberi di poter dire “sì”, anche se si era precedentemente detto di no.
Oltre a saper dire di no, è importante imparare ad esprimere, qualora sia necessario, eventuali sentimenti negativi in maniera costruttiva, calma e non offensiva, evitando, ancora una volta, il timore di essere rifiutati. Ciò è possibile se si tiene conto di alcuni pratici accorgimenti:
– guardare l’interlocutore negli occhi e parlargli in modo calmo e fermo
– comunicargli l’emozione negativa che si prova, usando la prima persona e specificando cosa esattamente non ci è piaciuto del suo comportamento. Ad esempio: “Mi sento deluso quando tu…”
– suggerire all’interlocutore un modo per evitare che la cosa si ripeta
– evitare affermazioni troppo forti o comunque offensive.
Spero che queste brevi informazioni introduttive potranno essere un utile spunto nel percorso che porta ad una maggiore affermazione di se stessi e di ciò che si prova, percorso dal quale dipende l’autostima di ognuno.
Dott.ssa Sara Reginella
L’articolo è stato scritto dalla dott.ssa Sara Reginella e pubblicato per la prima volta nel web ad agosto 2010.
I tuoi consigli mi stanno facendo riflettere.
è UNO DEI MOTIVI PER CUI STO AFFRONTANDO UN PERCORSO PSICOTERAEUTICO CON UNA PSICOLOGA.IL NON SAPER DIRE DI NO è CAUSATODA UNA BASSA AUTOSTIMA DI CUI NN CI RENDIAMO CONTO.FORZA SU…IMPARIAMO A DIRE DI NO.IO LO STO GIà FACENDO E NN SAPETE QUANTO MI FA STARE BENE 🙂