Comunicazione e autostima in adolescenza: una guida per adulti e genitori

Come già scritto nei precedenti articoli, l’autostima è la valutazione che noi diamo di noi stessi, ed essa è un processo che influenza strettamente la comunicazione. Allo stesso tempo però, pure un processo comunicativo sano può influenzare positivamente l’autostima, anche negli adolescenti.

Gli adulti possono fare molto per guidare i giovani nel processo di sviluppo di una buona stima di sé, attraverso una comunicazione efficace.

Per comunicare bene con i giovani e con i propri figli adolescenti, mantenendo alta la loro autostima, è importante osservare alcuni aspetti.

Innanzitutto, all’interno di un processo comunicativo, è fondamentale sviluppare l’empatia, ovvero la capacità di mettersi nei panni dell’altro, ascoltarlo, senza criticarlo, nello sforzo di comprendere cosa l’altro sente veramente.

Secondariamente, l’adolescente apprezzerà molto se durante la comunicazione, l’adulto si mostrerà interessato a ciò che egli dice, facendogli domande sul suo mondo, sui suoi valori, sulle sue idee, sui suoi miti. Questo atteggiamento di apertura farà capire all’adolescente che l’adulto non vuole trattarlo come un bambino, ma come una persona che ha delle opinioni degne di rispetto.

Che cosa fare, però, se dietro alle opinioni del giovane, si celano le fondamenta di un comportamento che riteniamo sbagliato, ad esempio rischioso per sé stesso e per gli altri? Sarà importante non censurare in modo rigido il suo pensiero, sforzandosi di immaginare insieme a lui le conseguenze delle sue azioni, aiutandolo nello sviluppo della sue capacità di pianificazione, e sostenendolo nel processo di ideazioni di soluzioni alternative alle sue scelte.

Se lo si aiuterà a scoprire i suoi valori fondamentali, lo si potrà guidare nel riflettere se le sue scelte sono in linea con i suoi valori, e lo si potrà, allo stesso tempo, sostenere nello sviluppo delle sue mete, aiutandolo nel passaggio da come è a come vorrebbe essere.

Pertanto, è importante che gli adulti e i genitori non reagiscano aggressivamente, o passivamente, di fronte a certe provocazioni adolescenziali, ma si comportino come una guida, in grado di comunicare con il giovane, non facendolo sentire solo e incompreso.

Ciò può far si che il giovane possa mantenere un buon livello di stima di sé, e che possa diventare un adulto in grado di vivere con maggiore gratificazione le esperienze della propria vita.

 

Dott.ssa Sara Reginella

 

Comunicazione e autostima in adolescenza: una guida per adulti e genitori

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