La salute mentale passa anche attraverso la capacità di uscire dal proprio microcosmo e guardare oltre, in solidarietà con la vita di altri.
“La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro a un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu morirai affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai il volto,
e morirai pur sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita”
(da “Sulla vita” del poeta turco Nazim Hikmet).
Mustafa Kosak è morto affinché vivano uomini di cui non conoscerà il volto.
Prigioniero politico, torturato e condannato all’ergastolo, se ne è andato a ventotto anni dopo duecentonovantasette giorni di sciopero della fame, protestando per un giusto processo, contro la repressione in Turchia.
Vergognoso il silenzio di ONG e Istituzioni, mentre si teme anche per la vita di Ibrahim Gökçek dei Grup Yorum, da oltre trecento giorni in sciopero della fame.