Una mia intervista per The Guardian, pubblicata oggi.
Riporto l’estratto della mia intervista rilasciata al Guardian, in cui denuncio il dramma psicologico dovuto al disastro economico e il mancato investimento del Governo sulla salute psichica.
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Sara Reginella, psicologa ad Ancona, nelle Marche, ha osservato un incremento di sintomi ansiosi e depressivi dall’inizio del lockdown, sintomi collegati all’isolamento dovuto al dover rimanere a casa.
Anche se alcune libertà sono state ripristinate, ha precisato che molte persone hanno scelto di continuare a rimanere in casa perché si sentono più al sicuro tra le mure domestiche (…).
Ora, con l’Italia sull’orlo di una profonda recessione, gli psicologi avvertono del rischio di un cataclisma nel campo della salute mentale, mentre le persone lottano con le difficoltà finanziarie.
“Le minacce sono al livello dei bisogni fondamentali delle persone: la gente sta perdendo il lavoro, la casa e teme di non poter provvedere al futuro dei propri figli”, ha detto Sara Reginella. “Non stiamo parlando di auto-realizzazione personale o di bisogni spirituali, ma di sopravvivenza” (…).
Gli psicologi italiani hanno contribuito a trovare una soluzione con l’impiego di migliaia di persone che hanno offerto consulenze gratuite.
“Abbiamo fatto molto volontariamente. Va bene, ma c’è un limite “, ha detto Reginella. “Il Governo dovrebbe pagarci per continuare a offrire servizi gratuiti, dato che così tante persone non hanno i soldi per permettersi una terapia. E a meno che non venga realizzato un progetto di questo tipo, le persone non miglioreranno”.